TV: Come cosa vedo influisce chi sono.

La violenza che si guarda attraverso uno schermo ha un impatto sulla vita reale?

Lo schermo diventa sempre più invadente nelle nostre vite. Quando ero piccola io guardavo la TV la sera o il pomeriggio, o un film il fine settimana ma passavo poco tempo nel farlo. Magari massimo 1-2 ore al giorno davanti uno schermo. Passavo, invece, una buona parte del mio tempo a giocare fuori; a fare sport ed altre attività attraverso la chiesa e la scuola; babysitting o altri lavoretti per guadagnare qualche soldo; leggere libri, e molto tempo semplicemente con amici. Con amici a fare la passeggiata, a giocare, a parlare, a mangiare. Tempo insieme dove ci guardavamo in faccia e ci conoscevamo meglio. Oggi le cose sono diverse. Con il cellulare, tablet, Youtube, Netflix e Disney+ c’è sempre qualcosa da vedere.

L’American Academy of Pediatrics raccomanda per i bambini al di sotto dei due anni di non guardare la televisione, mentre per quelli sopra tale età consiglia la visione per meno di due ore al giorno. Cosa avviene nelle nostre case invece? 

  • Bimbi e ragazzi passano in torno 900 ore al anno a scuola, ma in media 6 ore e 43 minuti al giorno davanti uno schermo per un totale di 2,363 ore al anno. (Kids & Media @ the New Millennium: A Kaiser Family Foundation Report,” 1999.)
  • Bimbi sotto l’età di due anni guardano uno schermo in torno a 42 minuti al giorno, fra l’età di 2 e 4 anni guardano uno schermo in media 2.5 ore al giorno, fra 5 e 8 anni invece guardano 3 ore al giorno, fra l’età di 8 e 10 anni passano in media 6 ore al giorno davanti ad uno schermo, ragazzini fra l’età di 11 e 14 passano in media 9 ore al giorno davanti allo schermo, e ragazzi fra 15 e 18 passano in media 7,5 ore al giorno davanti ad uno schermo (The Center for Disease Control and Prevention)
  • Bimbi e ragazzi che hanno la TV nella stanza da letto vedono in torno 5 ore di televisione in più rispetto a coloro che non hanno la TV in stanza. (Source: National Institute on Media and Family, 5/9/02.)
  • 92% di ragazzi hanno detto che vedere la TV/un film è il loro passatempo preferito e che preferiscono vedere un film piuttosto di fare shopping, dormire o un uscita fra amici o con un fidanzato. (Source: E! Online/Exhibitor Relations/New York Post; Artists Rights Foundation, Inst. for Civil Society/Variety, 11/2/98; Teen Research Unlimited poll of 13- to 19-year- olds/USA Today, 12/22/98.)

Purtroppo ci sono anche molti contenuti discutibili da vedere. Incluso contenuti violenti, sessuale, droghe, suicido, bullismo ed un linguaggio non appropriato. Oggi vogliamo affrontare solo l’impatto di contenuti violenti sui nostri figli e come scegliere con saggezza cosa vedono.

C’è una connessione fra cosa vediamo ed i nostri comportamenti? C’è un problema con il contenuto violento di alcuni cartoni animati? Va bene permettere ai bimbi piccoli di vedere film come Marvel’s Avengers o Superman? Oggi non voglio darvi semplicemente il mio opinione, ma presentare la ricerca che è stato fatto a riguardo affinché ognuno possa scegliere per la propria famiglia cosa ritiene migliore.

La ricerca mostra che fino al età di 6 anni i bambini non sanno sempre distinguere la fantasia dalla realtà (NCBI, 2013). Quando un bambino non sa distinguire la fantasia dalla realtà, allora è difficile per loro interpretare la violenza che vedono sullo schermo. In fatti, la maggioranza dei studi hanno mostrato che l’esposizione alla violenza sullo schermo causa un aumento in pensieri aggressivi, sentimenti di rabbia, incitamento fisiologico, valutazioni ostili, comportamenti aggressivi, e desensibilizzazione alla violenza ed una diminuzione di comportamenti socievoli.

  • Bambini diventano meno sensibili al dolore e sofferenza degli altri.
  • Diventano più paurosi rispetto al mondo in torno a loro.
  • C’è un aumento di comportamenti aggressivi (o comportamenti che provocano un detrimento per il prossimo).

Un giovane americano medio assisterà a 200.000 atti violenti in televisione prima dei 18 anni. La violenza è spesso considerevole, anche nei programmi non pubblicizzati come violenti. Nel complesso, le armi appaiono in prima serata in televisione una media di nove volte ogni ora.

Uno studio molto interessante ha studiato 240 bambini per osservare e valutare i comportamenti imparati dal loro super eroe preferito. I ricercatori hanno iniziato lo studio con l’ipotesi che i bambini avrebbero imparato un comportamento di protezione ed eroismo dal loro super eroe preferito. Hanno trovato invece che i bambini non seguono la storia più ampia, ma sono invece attirati dalla violenza. In fatti, lo studio ha trovato che i bambini si comportavano in maniera più aggressivo dopo aver visto il loro super eroe preferito in azione. In fatti, c’era un incremento diretto in comportamenti aggressivi dopo la visione di questi film, ma non in comportamenti “eroici” o in difesa di altre persone. Imitano la lotta, non l’eroismo. Stiamo insegnando, purtroppo, non come usare le parole o risolvere il conflitto con pazienza, grazia e perseveranza… ma che si sconfigge il male con la lotta. Non fraintendermi. Io adoro un bel film sui super eroi! Ma dobbiamo scegliere con saggezza quando i nostri figli sono pronti per vedere certe scene, e anche dopo che sono più grandi/pronti, quanto spesso li fa bene guardare la violenza.

E tutto questo dove ci porta?

Uno dei metodi per sapere cosa far vedere ai propri figli è quello del sistema di rating. Un altro, molto più articolato è quello dei siti per la famiglia dove valutano in maniera dettagliato programmi televisivi, film, libri, video giochi ed altro. Vi incoraggio, se riesci a leggere l’inglese, di utilizzare siti come Common Sense Media e Plugged in per valutare se il contenuto di un film, programma televisiva, libro o video gioco è appropriato per i tuoi figli. Sono risorse eccellenti in quanto valutano tutto il contenuto e dano una spiegazione articolato del film in questione affinché il genitore può scegliere con saggezza se va bene per il proprio figlio o meno.

Uno dei sistemi di rating più antichi e familiari è quello creato dalla MPAA nel 1968 (CARA: Classification & Ratings Administration). CARA è composto da un gruppo di decisori anonimi, con diversi background familiari e professionali, che guardano ogni film e determinano le età per le quali lo ritengono più appropriato. Quindi assegnano una valutazione che va da G a NC-17 al film per aiutare i membri del pubblico a determinare se il contenuto del film è adatto a loro e alle loro famiglie. Questo rating è dato a TUTTI i film che sono usciti dagli Stati Uniti.

Una classificazione G sta per “Pubblico generale” e significa che il film non contiene nulla che possa offendere genitori o figli. Una classificazione PG sta per “Parental Guidance” ed è un gentile avvertimento che potrebbero esserci alcuni contenuti che i genitori potrebbero non volere che i bambini più piccoli vedano. PG-13 è un avvertimento più forte, avvertendo i genitori che i bambini sotto i 13 anni potrebbero essere troppo piccoli per comprendere alcuni contenuti e consigliano vivamente ai genitori di usare la loro discrezione. Una valutazione “R” sta per “Limitato” e i cinema partecipanti non ammetteranno bambini di età inferiore ai 17 anni senza un genitore o un tutore. I film “R” tendono a contenere più violenza grafica, situazioni per adulti e linguaggio grafico, e la valutazione della MPAA ha lo scopo di sollecitare fortemente i genitori a evitare di portare i bambini a vedere questo film dato il suo contenuto per adulti. Infine, un rating “NC-17” sta per “No Children Under 17“, ed è l’avvertimento più forte che l’MPA attualmente emette. I teatri partecipanti non ammetteranno nessun minore di 17 anni, indipendentemente dal fatto che sia accompagnato o meno da un genitore. Questi film sono considerati troppo grafici per i bambini e, in effetti, possono offendere anche alcuni adulti.

Un altra versione che viene usato qui in Italia:

  • T: Film per tutti
  • V.P.A.: Visione in presenza di un adulto
  • V.M. 12: Vietato ai minori di 12 anni
  • V.M. 14: Vietato ai minori di 14 anni
  • V.M. 18: Vietato ai minori di 18 anni

Per video giochi invece il sistema di valutazione funziona in tre parti: una categoria di valutazione che descrive appropriatezza complessiva del prodotto, suggerendo da quale età in poi sia appropriato il gioco in questione. Poi un descrittore di contenuto e un avviso se il gioco ha elementi che consentono interazioni con altri giocatori. Le classificazioni dei contenuti sono “C” o “EC” (prima infanzia), “E” (tutti), “E10 +” (tutti di età superiore ai 10 anni), “T” (adolescenti), “M” (adulti), ” A “o” AO “(solo adulti) e” RP(valutazione in sospeso).

Per gli app su Google Playstore invece: Google ha un sistema di classificazione in base all’età, per le applicazioni elencate nel Play Store. I rating si basano su un modulo che viene compilato dagli stessi sviluppatori. Dopo aver esaminato il sondaggio, un “voto” per ogni app è rilasciato dall’ International Age Rating Coalition. Nelle regioni in cui la IARC non ha giurisdizione, un rating generico viene assegnato direttamente da Google, secondo una propria valutazione interna.  

Queste risorse sono un ottimo punto di partenza. Utilizziamoli!

Non c’è un modo facile per gestire questo aspetto nelle vite dei nostri figli. La ricerca ci mostra che il violenza sullo schermo non fa bene ai nostri figli per tanti motivi diversi, e che i nostri figli guardano fin troppe scene di violenza sullo schermo. La soluzione? Sii coinvolto. Informati prima di far vedere un film o leggere un libro o giocare un gioco. Vedi il film insieme con loro. Chiedi consiglio ad altri genitori. Metti filtri e protezioni su Youtube, Netflix, Amazon, il computer, la TV, ecc. Quando sei in dubbio, evita. Se un film viene sconsigliato per bambini sotto l’età di 13 anni, ci sarà un motivo. Non è sempre possibile evitare cosa vedono. A volte un film che sembrava tranquillo si rivela non appropriato. Abbia il coraggio di cambiare canale, di lasciare il cinema, di buttare il video gioco.

E sopra di tutto prendi il tempo per avere quella conversazione awkward e scomodo. Quando i tuoi figli hanno visto una scena non appropriato, metti in pausa in film e parla con loro. Chiedi come li fa sentire? Cosa pensano di cosa hanno appena visto? Spiega perché tale azione non è bello o appropriato. Aiuta loro a fare senso di ciò che stanno guardando.

Non è semplice. Non c’è una soluzione facile. Dobbiamo essere presenti come genitori per aiutare i nostri figli a navigare le cose che si trovano sullo schermo oggi giorno. Perché purtroppo, c’è molto che non fa bene a loro. Aiutiamoli a capire perché è meglio scegliere un film diverso. O semplicemente di spegnere lo schermo e passare del tempo invece a giocare fuori, a portare il cane a passeggio, a chiamare i nonni, a giocare un gioco da tavola, a preparare la cena, a fare un dolcetto o un lavoretto. Ci sono tante bellissime esperienze da avere!

Per chi ama Gesù e la bibbia…

Per me non bastano solo queste risorse. Cerco sempre le risposte prima e più di tutto dalla Bibbia. Per chi vuole approfondire anche attraverso la Parola di Dio, ecco alcune risorse utili per te:

La battaglia interiore contro il peccato:

Efesini 2: 1-5 – La natura peccaminosa porta la morte
Efesini 4: 17-24 – Fuori il vecchio, dentro il nuovo
Romani 7: 14-25 – Paolo ammette le proprie lotte
Romani 8: 1-17 – Gesù: cura per la natura peccaminosa


La Ricerca della Purezza:

Salmo 101 – Il pegno di purezza di Davide
Efesini 5: 8-13 – Vivi nella luce anziché nelle tenebre
Filippesi 4: 4-8 – La migliore difesa del tuo cuore
1 Tessalonicesi 5:21 – Prova tutto
Colossesi 3: 1-10 – Scambio di spazzatura per gioielli
1 Timoteo 4: 7-16 – Una chiamata ai giovani cristiani
Timoteo 4: 3-4 – Non fare le chiacchiere sulla verità


Come combattere ed Essere saggi nelle nostre scelte

Romani 12: 1-2 – Non essere conforme; essere trasformato 1 Corinzi 9: 24-27 – Allenarsi per vincere 2 Corinzi 10: 3-5 – Rendere prigionieri i pensieri Efesini 6: 10-18 – La completa armatura di Dio 1 Tessalonicesi 4: 3-8 – Controlla le tue passioni Proverbi 3: 21-26 – Benefici del discernimento

Per tutti i genitori che amano Gesù voglio condividere una frase che dico spesso ai miei figli quando spiego il perché dietro il quale non possono vedere un certo film. “Se il mondo, che non ha Gesù, riconosce che bimbi o ragazzi sotto una certa età non dovrebbero vedere questo film, ancora di più cosa dovremo scegliere di fare noi, che abbiamo Gesù e vogliamo imitare Lui?”

Questo è il punto di partenza per me personalmente come genitore. Voglio aiutare i miei figli ad avere una bussola interna che aiuta loro a distinguire cosa li fa bene, cosa porta luce e gioia e speranza e purità nelle loro vite?

Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.

Filippesi 4: 8

Risorse:

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