Genitore di un Adolescente…

è troppo facile dimenticare l’adolescenza. è troppo facile diventare quel genitore che non c’è la fa più, è stanca, e dice sempre, “Ma non è normale!”. . .ma invece è molto normale.


Ti ricordi quanto era difficile mantenere in ordine la tua stanza? Quanta pressione sentivi per andare bene a scuola? Quanto era difficile non sentirti parte di un gruppo? Quando un amica ti feriva, ti escludeva o sceglieva un altra amica migliore? Quanti amici fumavano? Quante cose stupide facevano e magari tu cercavi di rimanere al di sopra… o eri proprio tu che faceva quelle cose stupide. 

Sapete una cosa incredibile?? Hanno scoperto che il cervello dei bimbi ha un forte scatto di crescita quando sono molto giovani. Quando hanno 6 anni, il loro cervello è già circa il 90-95% la dimensione di un cervello adulto. Ma il cervello ha ancora bisogno di essere rimodellati prima di funzionare come quello di un adulto. Questo cambiamento intenso avviene durante l’adolescenza (fino a circa i 25 anni). 


Il principale cambiamento è che le connessioni non utilizzate nella parte del pensiero e dell’elaborazione del cervello di tuo figlio (chiamato materia grigia) vengono “potate”. Allo stesso tempo, vengono rafforzate altre connessioni. Questo processo di potatura inizia nella parte posteriore del cervello. La corteccia prefrontale è la parte decisionale del cervello, responsabile della capacità del bambino di pianificare e pensare alle conseguenze delle azioni, risolvere i problemi e controllare gli impulsi. I cambiamenti in questa parte avvengono proprio nell’adolescenza. Poiché la corteccia prefrontale è ancora in via di sviluppo, gli adolescenti potrebbero fare affidamento su una parte del cervello chiamata amigdala per prendere decisioni e risolvere i problemi più degli adulti. L’amigdala è associata ad emozioni, impulsi, aggressività e comportamento istintivo.

Non è che il tuo adolescente cerca di essere difficile. Sta ancora imparando a controllare le sue emozioni, impulsi ed aggressioni.

Questo non vuol dire che non ci sono quelle volte quando ti senti davvero molto stanca del disordine nella sua stanza, o troppo stanca per riuscire a discutere di nuovo. Ci sono giorni quando mi sento di piangere perché sono stanca, mi sento offesa, ferita, non voluta, e come di colpo tutto è colpa mia.

Però ci sono altri giorni quando mi sforzo. E poi mi ricordo. Mi ricordo come era difficile controllare le mie emozioni. Mi ricordo che non mi sentivo compresa a volte. . .come ero l’unica nel mondo a vivere una certa situazione o sentirmi in un certo modo.

Io sono psicologa di professione, e sicuramente ci sono maniere per aiutare il tuo adolescente a parlare in maniera più rispettosa, o esprimere le loro emozioni o parlare delle loro preoccupazioni. Ma forse quello è un articolo per un altro giorno.

A volte basta semplicemente mostrare empatia. Raccontare storie di quando eri tu adolescente. . .delle cose stupide che hai fatto, delle sfide che hai superato, delle lezioni che hai imparato nel tempo. Senza giudizio, con simpatia. Semplicemente dire ti capisco. Anch’io ho passato quei giorni. Mi ricordo quanto fosse difficile la scuola, preghiamo insieme? O ti posso aiutare? O vuoi un abbraccio? O anche semplicemente, Credo in te, e mi aspetto solo il tuo meglio. Niente di più e niente di meno.

A volte vogliono solo sapere che capisci quello che provano, che hai empatia, che sei disposto ad ascoltare.

Oggi cerca di ricordare la tua adolescenza. Ricorda quanto tutto sembrava grande, e difficile e come eri davvero l’unico a vivere quelle cose. E magari mostrerai un poco di pazienza e simpatia in più.

Forza Mamma e Papà! Cresceranno. Anche questa fase passa. Diventeranno adulti ed una buona parte di tutto questo sarà superato… perché voti non determinano l’abilità di avere un buon lavoro o essere una brava persona, ed errori non determinano il tuo futuro. Importante è imparare dagli errori e continuare a crescere.

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