Aiuto! I suoi capricci mi stanno facendo stancare.

I capricci dei nostri figli possono risucchiare tutta la nostra energia, pazienza e creatività e lasciarci con mal di testa o senza soluzioni. A volte il desiderio è semplicemente quello di dare ciò che vogliono così per farli smettere di gridare o piangere. Però almeno dalla mia esperienza questa soluzione non aiuta a lungo termine. E siamo più frustrati di prima!

Allora cosa funziona?

La verità è che ogni bimbo è diverso. Ci sono alcuni suggerimenti che sono utili, però è utile sapere che come genitore devi PERSEVERARE. Devi continuare a provare fino a quando non trovi la soluzione che funziona con il tuo figlio e alla circostanza che stai combattendo in quel momento particolare.

Ecco alcuni suggerimenti semplici che potete trovare da subito:

  • Ignorare il capriccio
  • Trovare una distrazione valido
  • Dare un premio o un punizione in base al comportamento e l’età
  • Mettere il figlio in punizione (su una sedia, un tappeto, ecc)
  • Dare affetto/un abbraccio fino a quando non si calma
  • Portarlo fuori per un pò di aria
  • Parlare in una voce calma e tranquillizzante con frasi corti e semplici (in base al età), “Non riesco capirti quando gridi. Quando ti calmi, allora Mamma ti ascolta.”, “Non ti sento se piangi. Devi usare le tue parole.”

Ignorare:

Questa tattica funziona benissimo con alcuni bimbi, e con altri gli fa solo arrabbiare di più. Questa tattica funzionava molto bene con la mia figlia più piccola. Il suo capriccio spesso era solo per catturare la mia attenzione- tutta drama e finzione. Quindi il semplice ignorarla aiutava. Quando vedeva che non le prestavo attenzione, smetteva da se e veniva più vicino per parlarmi o abbracciarmi. A volte serviva dire “a nessuno” una frase semplice come, “Io sto andando nel altra stanza. Se ci sono bimbi che non piangono e vogliono giocare con me, allora possono venire nel altra stanza con me.”

Distrazione:

Distrazione può essere un aiuto utile in particolare per bimbi più piccoli. Un neonato che piange spesso può essere distratto da un giocattolo, un biberon, una passeggiata fuori, un canto o un gioco con la Mamma.

Però può essere usato anche con bimbi più grandi. Come nella frase menzionato sopra: “Io sto andando nel altra stanza. Se ci sono bimbi che non piangono e vogliono giocare con me, allora possono venire nel altra stanza con me.” Cerchi di distrarre il bimbo con un altra attività o gioco. Adesso io vado a colorare. Bimbi che non piangono e non gridano possono colorare con me. Non formularlo in forma di domanda, “Vuoi colorare con me?” Perché nel momento del capriccio è probabile che non riesce a risponderti con tranquillità. Invece dimostra l’alternativa con le tue azioni. Cerca un alternativa che potrebbe piacerli.

Premio o Punizione:

Questa tattica di solito funziona meglio con bimbi più grandi con la quale puoi ragionare con più facilità.

Il premio non deve essere ciò che il bimbo vuole e cerca di ottenere con il capriccio! Esempi: Se piange e grida perché vuole giocare sul tablet… “se decidi di smettere di piangere e gridare possiamo giocare monopoli insieme”, “possiamo andare a fare merenda insieme”, “possiamo andare fuori per un pò di aria”. Stai andando un premio nel presentare un attività o oggetto alternativo se decide di comportarsi bene.

Però funziona meglio la tattica di premiare il comportamento se lo fai fai in maniera preventivo!!

Per esempio: Crea una scheda da mettere sul frigo. Ogni volta che si comporta bene può mettere una stellina adesiva sulla scheda. Quando ottiene un certo numero di stelline allora può avere tempo sul tablet, un dolce preferito, tempo a vedere la TV, o un altro PICCOLO premio. Non c’è bisogno di esagerare qui con i premi!! Qualcosa di molto piccolo può bastare. Tipo un Smartie per ogni volta che ottiene 10 stelline. Se fai una cosa grande ogni volta allora lo fa solo per il premio esagerata.

La punizione invece funziona nel togliere un oggetto. “Allora, metto il tablet a posto fino a quando non riesci ad usare le tue parole e a chiedere scusa al tuo fratello.” Perde il tablet come punizione.

La punizione può essere efficace anche in maniera preventivo.

Crea un barratolino carino con il tuo piccolo. Metti da 3-5 bastoncini dentro. Spiega BENE le regole ed i comportamenti richiesti. Lavora su 1 o 2 comportamenti alla volta NON di più! Per esempio: “Ogni volta che gridi o dai le botte invece di usare le tue parole perdi un bastoncino. Hai tre possibilità. Quando hai perso tutti e tre i bastoncini allora…” Poi scegli la punzione: 1- vai a letto un mezz’ora prima, 2- perdi il tablet, 3- non puoi vedere la TV, 4- Devi stare sulla sedia per un minuto per tempo tranquillo da solo, 5- non puoi giocare fuori con i tuoi amici, ecc, ecc. Cerca la punizione che sia efficace per il tuo figlio. Il barratolino è un avvertimento fisico (che possono vedere con i loro occhi) ed aiuta loro a rendersi conto che sono vicini alla punizione.

Time out

Un time out può essere efficace per un bimbo che ha bisogno di calmarsi.

Un time out è un tempo da solo su una sedia, un tappeto, in stanza, ecc. Il tempo passato in time out dovrebbe essere determinato in base al età del bimbo.

Un time out è più efficace se spiegato in un momento di tranquillità. Per esempio, “Ho notato che quando sei molto arrabbiato ti aiuta stare un pò da solo per calmarti prima di provare a parlare o a risolvere il problema. Ti voglio aiutare. Quindi quando vedo che sei molto arrabbiato, e non stai prendendo buone decisioni io ti metterò in time out per X minuti o fino a quando non ti calmi.” è ovvio che nel momento del capriccio il tuo piccolo avrà difficoltà a ragionare. Ma se lo hai già spiegato, sopra di tutto se lo hai spiegato più di una volta, allora anche se non vuole, sa cosa aspettarsi.

A volte con bimbi più piccoli devi rimetterli in stanza o sulla sedia più volte fino a quando non rimane o non si calma. Con altri bimbi invece si calmano quasi subito ed iniziano a giocare li sulla sedia. Non fa niente! Questo è solo positivo!! Sta imparando ad auto-tranquillizzarsi.

Affetto

A volte per tranquillizzarsi, i bimbi hanno semplicemente bisogno di un pò di affetto. Qualcuno che da un abbraccio e parla in maniera tranquillo per ricordarli che andrà tutto bene. Devi avere la capacità di riconoscere il perché dietro il capriccio. Poi fai un bel respiro profondo o conta fino a 10 prima di agire.

Quando i bimbi sono molto stanchi, hanno paura, o sono tristi può essere efficace dare un pò di consolazione. Se il tuo piccolo piange perché è triste che l’amico deve andare a casa o i Nonni devono partire per tornare a casa propria, allora è anche da capire la sua frustrazione e tristezza. Una combinazione di consolazione e distrazione può essere molto efficace, “Hai ragione nel essere triste (con un abbraccio forte). è davvero molto difficile salutare le persone che amiamo. Anch’io vorrei che potessero restare con noi sempre i nonni! Perché non salutiamo per adesso, poi quando vanno via possiamo scegliere qualcosa di molto speciale da fare insieme stasera! Magari possiamo vedere un film con un pò di popcorn e darci tante coccole con le nostre coperte e pelusce preferite!”

Ci sono momenti quando i bimbi fanno un capriccio perché non sono ancora abbastanza grandi per esprimere le loro emozioni e hanno semplicemente bisogno di qualcuno che ascolta, consola, fa capire che queste emozioni sono normali e aiuta a vedere che passeranno nel tempo.

è importante ricordarsi…

che sei tu l’adulto. Quando il tuo piccolo inizia a fare il capriccio, prendi un bel respiro e conta fino a 10. è molto facile perdere la pazienza o vergognarsi (in base alle circostanze), ma se rispondi di petto allora spesso non capisci il perché dietro il capriccio e non riesci ad insegnare come gestire le sue emozioni diversamente la prossima volta.

Cerca di individuare cosa sta provocando il capriccio. A volte puoi chiedere direttamente la maggior parte delle volte devi capire osservando la situazione. Piange mentre stai al telefono? Forse gli è caduto qualcosa o vuole solo un pò di attenzione. Grida perché vuole un giocattolo o un dolce al negozio? Deve imparare ad esprimere la sua frustrazione con le parole ed accettare che non può avere sempre ciò che desidera (un buon modo per affrontare questo è di prepararlo in anticipo: “Adesso andiamo a fare un pò di spesa. Se fai il bravo puoi scegliere 1 cosa che ti piace. Compreremo solo una cosa, e non di più. Se fai i capricci non potrai avere quella cosa.” Non eviterai ogni capriccio, ma aiuterà nel ragionare con loro dopo). Piange per tutto? Forse ha solo bisogno di un riposino. La sfida come genitore è di non dare subito ciò che vuole, ma di mantenere la calma e cercare di capire come risolvere la situazione. Così facendo dai attrezzi nelle loro mani per poter risolvere la situazione da soli un giorno.

è importante ricordarsi anche che…

Impareranno. Cresceranno. Un giorno andrà meglio, o almeno ci saranno sfide nuove e diverse da affrontare. Importante perseverare ed essere consistenti adesso quando sono più piccoli per creare una base sulla quale costruire negli anni. è molto più facile iniziare da subito che cercare a cambiare abitudini e comportamenti già imparati! Ma se non hai fatto quando erano piccini, non perdere la speranza. Non è mai troppo tardì. Ci vuole solo un pò di pazienza e perseveranza in più! Ma ne vale la pena.

Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà.

Proveberi 22:6

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