Slow Down

Il tempo vola, vero?! Sembra che ogni giorno ci sono mille cose da fare. . . corri tutto il giorno, fino alla sera. Crolli sul letto, e poi ti svegli e inizi da capo con mille cose da fare.

Ma come si fa a rallentare tutto?

“Slow down, you move to fast. Got to make the morning last. Just kicking down the cobblestones. Looking for fun and feeling groovy.”

Simon and Garfunkle

Simon e Garfunkle cantavano, “Rallenta un po’, ti muovi troppo velocemente. Devi far durare il mattino. Prendi a calci i ciottoli. Cerca di divertirti e sentiti alla grande.” Ma far durare il mattino sembra un compito impossibile la maggior parte delle volte. In fatti, stamattina finalmente ero un pò più libera… nel senso che non avevo riunioni o appuntamenti fuori casa, e quindi avevo tempo per fare tante cose che non riuscivo da tempo a finire. Ma capita anche a voi che in quei momenti più “liberi”, ti guardi in torno e hai così tante cose da fare che non sai da dove iniziare? O articoli da scrivere, un documento da consegnare, il blog da aggiornare, la casa da pulire, per aggiornare il blog devo creare una ricetta o un lavoretto nuovo, devo rispondere a quel email o quei messaggi, devo chiamare per il rifornimento del gas, devo passare dalla scuola di mia figlia, ho un mucchio di roba da stirare….. e non so più da dove iniziare. E quella mattina “tranquilla” diventa velocemente una mattina come gli altri- piena e di corsa.

Non credo che la vita rallenta. Ormai i nostri telefoni sono mini computer e li abbiamo sempre a portata di mano. Anche nella pausa c’è Instagram da aggiornare, quel messaggio che ci aspetta, quel email che dobbiamo leggere, quella telefonata alla quale dobbiamo rispondere per forza. E ci chiediamo perché arriviamo a fine giornata stanche?!

Ma la cosa ancora più triste e che coinvolgiamo i nostri figli in questa frenesia. Vanno a scuola, compiti o dopo scuola, attività (sport, musica, danza, ecc), chiesa, ecc. E anche loro hanno il cellulare in mano da un età piuttosto precoce. . .e con il cellulare sempre qualcosa da fare. Scrivere al amico, i video su youtube, i giochi, ecc. E non ci fermiamo mai. Diciamo sempre, dalla settimana prossima rallenta il tutto… ma poi arriva la settimana prossima ed è impegnativo quanto la settimana passata.

Come si fa?!

Sto ancora imparando. Non ho tutte le risposte. Ma sto imparando. Sto imparando a mettere giù il cellulare e essere presente. Sto imparando a lasciar andare certe cose in casa per concentrarmi sui miei figli, ascoltarli e passare tempo di qualità insieme. Sto imparando a non arrivare a fine giornata con il sentimento, “Sono sopravissuta!” Ma con un sorriso, “Ho vissuto con uno scopo”. Questo non significa che non arrivo stanca, o che non ho voglia che finisce la giornata. Solo che sto imparando a respirare durante il giorno.

Come? Almeno una volta al giorno esci fuori… fuori la tua casa, o il tuo posto di lavoro. Se riesci cammina dove c’è natura, se no, non fa niente, cammina comunque. Anche solo in torno al isolato. Stacca il cervello. Spegni il cellulare. Guarda in torno. Respira. Metti le cose in prospettiva. Perché tutto sembra urgente nel momento, le richieste dei nostri figli, il lavoro da svolgere, il capo che chiama, ecc, ecc. Ma sono tutte piccole cose nella prospettiva più lunga…nella prospettiva eterna. Prega. Chiedi al Signore di aiutarti a vedere le cose dalla Sua prospettiva. Abbraccia qualcuno o fati abbracciare. Non perderti nelle cose che hai o i tuoi figli hanno da fare, o non hanno ancora fatto o che hanno fatto male. Dire ti voglio bene. Dare un abbraccio. Ridi. Ridi con loro. Ridi tanto.

Non serve che questa pausa è lunga. Anche 10 minuti ogni giorno. Ma respira per 10 minuti ogni giorno. Metti tutto di nuovo in prospettiva.

Ed aiuti i tuoi figli a fare lo stesso. Non riempire i loro calendari con mille impegni, e cose da fare. Conosco genitori che danno compiti in più ai figli! LASCIA CHE i tuoi figli SI ANNOIANO!!! Li fa bene! La noia stimola la creatività. Se stiamo sempre correndo e riempendo ogni minuto della loro giornata con cose da fare, non solo stiamo producendo in loro un livello di stress non sano, ma non stiamo lasciando che possono usare la loro immaginazione.

Adoro i giorni che i miei figli hanno pochi compiti o impegni e li trovo in stanza a giocare insieme a Monopoli, o a creare un intera città con i lego, o a fare una ricetta o un lavoretto con me o da soli, o meglio ancora a giocare fuori…a pallone, sul trampolino, a costruire una casa. Questo è il loro modo di prendere una pausa. Di ricaricarsi e riprendersi per tutti i momenti che devono mantenere l’attenzione in scuola, per i compiti, alle loro attività e sport.

L’altra sera c’era un tramonto bellissimo. Pieno di colori. L’ho visto dalla mia stanza mentre lavoravo al computer e i miei figli facevano compiti e strumento. E ho chiamato, “Venite! Veloce!” Ho chiamato tutti e tre ad uscire sul retro della casa. E li ci siamo fermati e abbiamo guardato il tramonto. In fatti sono andati a stendersi sul trampolino per poter vedere meglio il tramonto. Era una cosa stupida. Una piccola cosa. Ma era la nostra pausa. Ci siamo rallentati. Abbiamo respirato. Ho abbracciato la mia piccola e ho detto, “Hai visto che bello?! Dio crea le cose straordinarie!”

Rallenta oggi. Guardati in torno. Goditi il tramonto. Non avere paura di non avere il calendario pieno. Respira, sii grata e abbraccia qualcuno che ami.

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